Pipistrelli in difficoltà (feriti/debilitati/neonati):
cosa fare, a chi rivolgersi
Può capitare di trovare pipistrelli feriti o semplicemente
debilitati per essere rimasti per giorni intrappolati all'interno
di un edificio. All'inizio dell'estate è altresì frequente
il rinvenimento di neonati, riconoscibili perché nudi o ricoperti
da una pelliccia ancora molto rada.
Informazioni su come soccorrere gli esemplari e a chi rivolgersi
cliccando:
https://www.mammiferi.org/girc/recupero-chirotteri/
https://www.mammiferi.org/wp-content/uploads/2017/07/gircmammiferi-org/2017/07/primo_soccorso-
pipistrelli_girc.pdf
Pipistrelli rinvenuti morti: cosa fare, a chi rivolgersi
Le conoscenze sulla distribuzione delle varie specie di pipistrelli
sono ancora lacunose ed è importante che nessun dato venga
sprecato. Si raccomanda pertanto a chi trova un pipistrello morto
di raccoglierlo, anche se in cattivo stato di conservazione (per
la determinazione è sufficiente che sia presente il cranio).
Per la conservazione l'ideale è l'alcool non denaturato,
in quantità sufficiente a coprire il reperto, o il freezer,
riponendo l'esemplare in un sacchetto. Qualora non fosse possibile
ricorrere a tali sistemi di conservazione, si utilizzi l'alcool
denaturato (quello rosa), che va considerato una seconda scelta
rispetto ai metodi precedenti poiché non consente determinate
analisi.
In ogni caso non si dimentichi l'etichetta, con registrati luogo
e data di rinvenimento: in assenza di tali dati la segnalazione
risulterebbe inutile.
Gli uffici che raccolgono gli esemplari provvedono alla loro determinazione,
ad eventuali rilevamenti sanitari (cause di morte, accertamenti
epidemiologici) e sono tenuti a destinarli secondo le disposizioni
di legge (ad esempio a musei naturalistici). Poiché tutte
le nostre specie di chirotteri sono citate nell'allegato D del D.P.R.
357/1997, è altresì necessaria la registrazione dei
dati necessari per ottemperare alla disposizione circa il monitoraggio
delle uccisioni accidentali di cui all'art. 8 della stessa normativa.
Essa stabilisce che, annualmente, le Regioni e le Province autonome
di Trento e Bolzano trasmettano un rapporto al riguardo al Ministero
dell'Ambiente (che è poi tenuto a rendicontare all'Unione
Europea ogni 6 anni); per trasferimenti di competenze tale disposizione
interessa anche le Amministrazioni regionali. Informazioni minime
irrinunciabili nell'archiviazione dei dati di mortalità sono
l'attribuzione tassonomica dell'esemplare, data e località
di rinvenimento e, qualora nota, la causa di morte.
Di seguito vengono segnalati dei recapiti ai quali i cittadini possono
consegnare gli esemplari o rivolgersi per ottenere informazioni
in merito.
- Esemplari rinvenuti in Provincia di Torino > possono essere
consegnati:
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/fauna-flora-parchi/fauna-e-flora/salviamoli-insieme
- Esemplari rinvenuti altrove > https://www.mammiferi.org/girc/recupero-chirotteri/
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